Obiettivi |
L’insegnamento costituisce uno dei due moduli del corso integrato “Heritage e sviluppo sostenibile”, assieme all’altro denominato “Cultural Heritage e Programmazione UE,” e i suoi obiettivi formativi sono coerenti sia con gli Obiettivi formativi qualificanti della classe LM4 sia con quelli specifici del Corso di Studio. Essi riguardano la conoscenza approfondita degli aspetti teorico-scientifici, metodologici ed operativi dell'urbanistica e la capacità di utilizzare tali conoscenze per identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare, con specifico riferimento alla conoscenza, valorizzazione e rigenerazione del Cultural Heritage (d’ora in poi CH), alla scala urbana e territoriale. L’obiettivo specifico di fondo, in linea con i contenuti del SSD ICAR/21, è l’integrazione delle conoscenze nel campo della città e del territorio finalizzata a contribuire al processo sistemico di sintesi progettuale. Pertanto l’insegnamento è focalizzato sugli strumenti e tecniche per la pianificazione urbana e territoriale orientati allo sviluppo sostenibile del territorio, in ragione dei suoi valori culturali paesaggistici ed identitari, ed è in linea sia con il Goal 11 l’Agenda 2030 (Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili) e lo specifico target 11.4 (Rafforzare gli impegni per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo), sia con la programmazione UE e i più attuali indirizzi di ricerca sul CH. |
Programma |
Il tema generale del corso è focalizzato sul CH, inteso come driver di sviluppo sostenibile, e sul contributo dell’urbanistica nella concretizzazione di questo obiettivo, facendo riferimento sia ad aspetti teorici che a casi di studio significativi a livello nazionale e internazionale (politiche, piani, progetti), nei quali siano riconoscibili approcci in linea con l’Agenda 2030 e le politiche UE, che la riconoscono come parte del capitale socioeconomico, culturale e naturale.
Il CH, nelle sue ricche e molteplici espressioni, è un fattore strategico, di competitività territoriale e al tempo stesso una responsabilità, non solo per l’inestimabile valore intrinseco di testimonianza del passato da salvaguardare, ma anche per la sua proiezione sul futuro, come un ‘incubatore’ e ‘schema d’attacco’ in cui l’innovazione sia ripensata come dimensione caratterizzata dall’incrocio tra arte, genius loci e visione di futuro. E’ pertanto fondamentale un approccio progettuale integrato, atto a massimizzare la sua capacità di generare valore sociale, valore economico e ambientale in un’ottica di sviluppo sostenibile di città e territori e di messa in rete degli aspetti identitari da valorizzare, considerando anche in che modo affrontare a livello locale le sfide globali, tra le quali il cambiamento climatico.
Alla luce di questo quadro concettuale teorico, il corso prevede lezioni frontali e una esercitazione individuale che consiste nell’approfondimento di casi di studio, fra quelli proposti dalla docenza, rispetto al quale elaborare una lettura critica sulla base dei riferimenti e parametri indicati durante lezioni, coerentemente con i contenuti teorici delle stesse correlati a quelli del modulo Cultural Heritage e Programmazione UE. Gli argomenti si articolano nelle seguenti tre parti principali per ciascuna delle quali sono previsti opportuni approfondimenti:
1. CH, sfide globali e Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: dagli impegni alle declinazioni operative • Patrimonio culturale, come matrice di identità e fattore di coesione e inclusione sociale. • Patrimonio culturale e creatività, come motore per l’equità e lo sviluppo economico inclusivo nell'economia urbana. • Patrimonio culturale per migliorare la vivibilità, la resilienza e la sostenibilità di città e territori.
2. CH e pianificazione urbanistica. Aspetti teorico-metodologici • Linee guida per la pianificazione del patrimonio culturale territoriale • Rigenerazione e valorizzazione del patrimonio culturale con nuovi modelli gestionali, destinazioni d’uso integrate, modalità innovative di fruizione degli spazi e innovazione tecnologica.
3. Città e territori come laboratori viventi dove sperimentare nuovi modelli di rigenerazione e resilienza guidata dal Cultural Heritage • Fra gli argomenti proposti: Heritage Led Urban Regeneration; iniziative UE e relazioni con progettualità urbana e territoriale; centri storici minori e la valorizzazione integrata del CH.
A conclusione del corso lo studente deve aver acquisito adeguate conoscenze, capacità, abilità e competenze di natura teorico-metodologica, di uso di regole, norme e strumenti richiesti al progettista nel campo della valorizzazione del CH attraverso la pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale. L’approfondimento individuale di alcuni casi studio significativi, individualmente o per gruppi di lavoro, consente allo studente di rielaborare criticamente le conoscenze per poi applicare metodologie e strumenti di carattere professionale, sempre più richiesti dal mercato agli architetti nel campo culturale.
Con riferimento ai Descrittori di Dublino lo studente deve conseguire i seguenti risultati di apprendimento: 1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): lo studente deve acquisire conoscenze e capacità di comprensione relativamente all’importanza del CH, alle sue relazioni con le sfide globali, agli impegni internazionali – come l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile – e alle possibili declinazioni operative nei differenti contesti urbani e territoriali attraverso la valorizzazione delle specifiche identità locali, con un’attenzione critica ai mutamenti culturali e ai bisogni espressi dalla società contemporanea. 2. Conoscenza applicata e capacità di comprensione (applying knowledge and understanding): lo studente deve accrescere la capacità di comprendere e inquadrare il tema del CH in contesti interdisciplinari, di leggere criticamente i casi di studio riguardanti la sua salvaguardia e valorizzazione alle varie scale, attraverso gli strumenti della pianificazione urbanistica e territoriale. 3. Autonomia di giudizio (making judgements): lo studente deve acquisire la capacità di integrare le varie conoscenze, gestire la complessità dei problemi e riflettere sulle responsabilità etiche della professione dell'architetto e dei mutamenti indotti nella realtà fisica e sociale. Deve possedere una personale autonomia di giudizio e una capacità critica in merito alle scelte più opportune da effettuare nelle operazioni di lettura, rappresentazione, valorizzazione, progettazione integrata del CH. 4. Comunicazione (communication skills): lo studente deve sviluppare la capacità di comunicare, in forma di dialogo, scritta e grafica, i contenuti appresi e le proprie proposte, argomentando adeguatamente nei momenti di confronto critico costruttivo sia con gli altri colleghi, durante lo svolgimento delle attività didattiche, sia all’esame finale. 5. Capacità di apprendere (learning skills): lo studente deve acquisire le abilità necessarie che gli consentano di documentarsi autonomamente sugli argomenti studiati, di approfondire il livello di conoscenza dei vari ambiti disciplinari, di aggiornarsi per comprendere l'evoluzione culturale e operativa delle discipline tecniche, delle teorie, delle prassi e degli apparati tecnico-normativi di riferimento. La capacità di apprendimento, di discernimento critico e di rigore metodologico devono esprimersi anche in ambiti tematici affini al progetto urbanistico, utili per governare le possibili relazioni multidisciplinari.
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Testi docente |
Carta M. L'armatura culturale del territorio. Il patrimonio culturale come matrice di identità e strumento di sviluppo, Franco Angeli, Milano, 2006.
Colavitti A.M. (2013), Governance del Territorio Beni Culturali Piano Urbanistico. Buone Pratiche per la Valorizzazione e la Competitività, Alinea, Firenze.
Colavitti A.M. (2018), Urban Heritage Management Planning with History, The Urban Book Series, Springer International Publishing AG, part of Springer Nature, https://doi.org/10.1007/978-3-319-72338-9_1
Pultrone G. (2016), Heritage and Cultural Tourism: Integrated Approach, Creativity and Innovation to Face the Challenges of Sustainability, in Lira S. et alii (Eds), Heritage 2016 -5th International Conference on Heritage and Sustainable Development, Green Lines Institute for Sustainable Development, Barcelos - Prt, 2016, ISBN: 9789898734143.
UN-Habitat (2015), International Guidelines on Urban and Territorial Planning, United Nations Human Settlements Programme (UN-Habitat), Nairobi, https://www.uclg.org/sites/default/files/ig-utp_english.pdf
Sitografia di riferimento
https://www.un.org/sustainabledevelopment/development-agenda/
http://culture2030goal.net/
http://www.agenda21culture.net/sites/default/files/culturesdgs_web_en.pdf
https://ec.europa.eu/culture/policy/strategic-framework_it
http://www.europanostra.org/
https://ec.europa.eu/programmes/creative-europe/actions/capitals-culture_it
https://urbact.eu/culture-heritage
https://urbact.eu/sites/default/files/import/Projects/HERO/projects_media/5_POITIERS_The_Inherit_project_Brian_Smith.pdf
Altri riferimenti bibliografici e materiali didattici verranno indicati in itinere, durante lo svolgimento del corso
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