Programma |
Corso di Studio Architettura quinquennale a ciclo unico Codice insegnamento SAR39 Docente Marco Mannino Insegnamento Laboratorio di Progettazione architettonica 3 Ambito disciplinare Composizione architettonica e urbana Settore Scientifico Disciplinare ICAR/14 Numero di CFU 12 Ore di insegnamento 120 Anno di Corso Quinto anno Semestre I + II_annuale
Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi Il Laboratorio di Progettazione Architettonica 3 propone una esperienza di sintesi relativa ai “saperi” inerenti la progettazione architettonica e urbana. Il Laboratorio 3, attraverso gli strumenti propri della progettazione, affronta in maniera complessa e matura le problematiche degli insiemi architettonici e del loro spazio di relazione, mettendo in atto operazioni di costruzione e trasformazione della città e del paesaggio. L’istituzione di una nuova forma di aggregato urbano -la Città metropolitana- obbliga a ripensare una nuova forma di città estesa a una dimensione territoriale. Il territorio meridionale in particolare, denota oggi una complessiva fragilità rispetto ai problemi relativi alla dispersione urbana, alla mancanza di un valido sistema infrastrutturale, agli eventi climatici esterni e i disastri ambientali provocati. A questa fragilità dobbiamo opporci provando a offrire modelli progettuali di area vasta. L’obiettivo formativo è l’integrazione delle conoscenze nel campo dell’architettura, della città, del territorio, mirata a identificare il progetto come processo di sintesi e momento qualificante del costruire: in questo senso, attraverso l’approfondimento degli aspetti scientifici, metodologici, operativi, della progettazione architettonica e urbana, il Laboratorio 3 suggerisce e sperimenta un utilizzo di tali conoscenze per identificare i problemi complessi e risolvere in modo innovativo i bisogni della società contemporanea. Prerequisiti Il Laboratorio inizia nel mese di ottobre 2016 e termina l’ultima settimana del mese di maggio 2017. Per poter sostenere l’esame del Laboratorio lo studente deve aver sostenuto e “verbalizzato” l’esame del Laboratorio di Progettazione Architettonica 2
Programma del corso Il Laboratorio riflette su insiemi architettonici complessi che permettono di dare forma e misura a parti della città e del paesaggio. La città e il suo territorio costituiscono il luogo della nostra indagine conoscitiva e progettuale. Il Laboratorio riconosce la città e il paesaggio quale campo privilegiato in cui si confrontano le architetture. Osserviamo come la città italiana, soprattutto nelle regioni del sud d’Italia, non si connoti solo in ragione dei suoi monumenti, ma per essersi costruita in stretta relazione con la forma naturale dei luoghi. Il paesaggio naturale rappresenta sempre lo scenario necessario e imprescindibile per cogliere le ragioni della sua forma. La singolarità e l'identità dei luoghi si definiscono sempre attraverso una relazione complessa tra le forme fisiche della natura e le forme costruite dell'architettura, tra la conformazione dello spazio naturale e la morfologia delle strutture insediative. Nella reciproca relazione tra questi due "sistemi" risiede la loro bellezza. Il mestiere dell’architetto partecipa con ostinazione a un processo di conoscenza indirizzato verso la definizione del senso di un luogo, e non, come oggi troppo spesso accade, riferito a una condizione soggettiva ed autoreferente. Un impegno condiviso con chi considera l’architettura un fatto eminentemente collettivo e “mette in forma” interpretandola, un'idea condivisa da epoche e generazioni. Un impegno inteso come dovere morale teso a comprendere cosa appartiene alla storia di questi luoghi – e cosa è invece ad essa estraneo – e a riaffermarlo attraverso un atto di trasformazione.
Il Laboratorio di Progettazione Architettonica 3 indaga dunque il rapporto tra architettura e natura applicandolo al contesto urbano di Messina e del suo territorio. Se si analizza la topografia del territorio messinese, il valore topologico della sua forma fisica e le forme delle strutture insediative, ci accorgiamo del valore fondativo e della complessità di questo rapporto, comprendiamo come la forma e la strutturazione dei sistemi antropici assumano “senso” in relazione alla forma del territorio in cui si collocano. Oltre quello di Messina, i sistemi insediativi di Taormina, S. Alessio, Savoca –sul versante ionico, di Milazzo, Castroreale, Tindari, su quello tirrenico, solo per ricordarne tra i più importanti, ci rammentano spazi definiti da una forma urbana che si è costruita nel tempo, luoghi la cui bellezza dipende anche dalla stretta relazione con la geografia, con le sue forme ed i suoi elementi, riconosciuti ed assunti per essere interpretati ed esaltati attraverso le forme costruite dell'architettura. Ci ricordano condizioni in cui la “forma della terra” si fonde con la città e fa da sfondo ad essa. In tal senso, questi luoghi evocano piuttosto un mondo nel quale ogni cosa rimanda all’insieme e l’insieme si costruisce attraverso tutte le cose.
Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) Sembra perduto oggi nell’architettura un punto di vista unitario sul quale fondare una teoria. Sembra non essere più patrimonio collettivo quella capacità di riconoscere i caratteri dei luoghi che è sempre stata alla base dell’ “architettura della città”. Questa condizione la si riconosce nella contraddittorietà dell’esperienza dell’architettura contemporanea, nell’incapacità oggi di definire un’idea di città condivisa. Per questa ragione il Laboratorio, attraverso le attività didattiche programmate, si propone di delineare, nel patrimonio di conoscenza dello studente, alcune linee di ricerca che ribadiscano la centralità della città come luogo fisico individuato ormai a una scala territoriale e riflettere sul ruolo della sua forma e della sua struttura come uno dei problemi fondamentali del progetto d’architettura. Alla fine del percorso didattico, al quinto anno di frequentazione, lo studente dovrà possedere consapevolezza: - Del concetto di morfologia urbana e territoriale. Sulla questione del “paesaggio” e della definizione di un rinnovato rapporto tra le forme del costruito e le forme della natura; - Dei modelli urbani e tipi insediativi. Sulla questione dell’assunzione della ragione urbana come valore per la forma degli edifici; - Della ricerca della forma della città del nostro tempo; - Delle forme della costruzione in riferimento allo spazio della città e quindi della definizione di forme costruttive rappresentative del carattere dell’edificio.
Tipologia delle attività formative Lezioni (ore/anno in aula): 40 ore/anno in aula Esercitazioni (ore/anno in aula): 80 ore/anno in aula Modalità, contenuti e tempi della componente di lavoro che lo studente dovrà svolgere autonomamente al di fuori delle ore di didattica frontale erogata: 60 ore/anno per studio a casa 60 ore/anno per studio e ricerche in biblioteche e archivi 60 ore/anno per sopralluoghi, partecipazione convegni e seminari
Lavoro autonomo dello studente Il Laboratorio si articola in tre fasi: I fase (ottobre-dicembre) - lezioni, esercitazioni seminariali per la definizione del progetto urbano generale (masterplan), Alla fine della prima fase dovranno essere consegnati i seguenti elaborati: - carta “tematica” di rilievo dell’esistente dell’area di intervento; - planivolumetrico del progetto 1:1000/1:500; - sezioni e profili generali 1:1000/1:500; - modelli di studio
II fase (gennaio- aprile) - esercitazioni in classe per la elaborazione del progetto definitivo. Gli elaborati richiesti in questa seconda fase sono un approfondimento progettuale di quanto già elaborato. Anche per questa fase è prevista una consegna finale. La scala di approfondimento prevista è 1:200.
III fase (maggio-giugno) - esercitazioni in classe per la verifica di tutte le parti del progetto e all’approfondimento individuale di ciascun allievo.
Modalità di verifica dell’apprendimento Si prevede la formazione di gruppi di lavoro per lo sviluppo del progetto urbano; è invece autonoma, per ciascun allievo, l’elaborazione dello sviluppo del progetto architettonico.
Sulla base del rendimento sull’elaborazione delle esercitazioni svolte e dell’accertamento del requisito minimo di frequenza (almeno con il 70% di presenza nello svolgimento del Laboratorio si potrà accedere all’esame finale).
L’esame verterà sulla discussione degli elaborati predisposti durante l'anno e di quelli del progetto definitivo (tavole formato A1, modelli ed elaborazioni fotografiche di questi). La discussione s’indirizzerà sulle scelte d'insieme e sulla coerenza tra i dati di progetto assunti e i caratteri della configurazione urbana e architettonica. Ai fini del voto finale, concorrerà la valutazione sulla capacità dello studente di sviluppare riflessioni adeguate sui nodi critici del dibattito architettonico affrontati nelle lezioni teoriche (elaborato d’esame sarà un book –formato A3-con riflessioni critiche degli argomenti trattati durante l’anno).
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