Obiettivi |
Il restauro è una disciplina complessa che lega insieme gli aspetti teorici fondativi con questioni altamente tecniche. Il corso integrato di restauro architettonico, dunque, riunisce due corsi – Teorie del restauro e restauro architettonico - che hanno l'obiettivo, in una visione integrata delle problematiche e in linea con gli obiettivi formativi caratterizzanti della classe LM4 e degli obiettivi formativi specifici del corso di studio, da un lato di fornire gli elementi base per la conoscenza delle principali teorie sul restauro elaborate nel corso dei secoli, dall'altro gli strumenti critici e tecnici per affrontare la fase progettuale. Da un lato, dunque, si forniscono e si specificano i presupposti teorici e metodologici che oggi delineano la disciplina del Restauro e le sue relazioni con il progetto di architettura. e le sue relazioni con il progetto di architettura, dall'altro, il corso di Restauro architettonico fornisce allo studente un metodo per l'approccio al manufatto da conservare. |
Programma |
Corso di Studio Architettura c.u. LM4 Codice insegnamento ARM80; Restauro architettonico; Teorie del restauro Docente Annunziata Maria Oteri, Angela Quattrocchi Insegnamento Corso integrato di restauro architettonico Ambito disciplinare 08 – Ingegneria Architettura Settore Scientifico Disciplinare Icar 19 - Restauro Numero di CFU 10 Ore di insegnamento 100 Anno di Corso IV Semestre annuale
Descrizione sintetica dell’insegnamento e obiettivi formativi
Il restauro è una disciplina complessa che lega insieme gli aspetti teorici fondativi con questioni altamente tecniche. Il corso integrato di restauro architettonico, dunque, riunisce due corsi – Teorie del restauro e restauro architettonico - che hanno l'obiettivo, in una visione integrata delle problematiche e in linea con gli obiettivi formativi caratterizzanti della classe LM4 e degli obiettivi formativi specifici del corso di studio, da un lato di fornire gli elementi base per la conoscenza delle principali teorie sul restauro elaborate nel corso dei secoli, dall'altro gli strumenti critici e tecnici per affrontare la fase progettuale. Da un lato, dunque, si forniscono e si specificano i presupposti teorici e metodologici che oggi delineano la disciplina del Restauro e le sue relazioni con il progetto di architettura. e le sue relazioni con il progetto di architettura, dall'altro, il corso di Restauro architettonico fornisce allo studente un metodo per l'approccio al manufatto da conservare.
Prerequisiti
Lo studente deve conoscere le tecniche di rilievo finalizzate alla conoscenza e rappresentazione dell’architettura storica, i materiali da costruzione tradizionali, la storia dell’architettura nel suo sviluppo diacronico dall’età classica a quella moderna, di conseguenza, il corso è propedeutico all’esame di Storia dell’Architettura moderna.
Programma del corso
Il Corso è organizzato in lezioni, comunicazioni di docenti specialisti nei vari settori ed esercitazioni finalizzate alla revisione delle ricerche assegnate ad ogni singolo gruppo; nell'ambito dell'attività di Corso è compresa la fase progettuale relativa alle procedure di conservazione, consolidamento e riuso del manufatto oggetto della ricerca.
Programma del corso di Teorie del Restauro (4 CFU):
Etimologie e significati dei termini: “restauro”, “ripristino”, “conservazione”, “manutenzione”, “recupero”, “tutela”. Concetti di “monumento”, “patrimonio” e “bene culturale”. Introduzione ai concetti di “tempo cronologico”, “diacronia” e “sincronia”. La storia del restauro dei monumenti in rapporto alla storia generale del restauro delle opere d’arte. Il restauro come progetto sulla preesistenza: dall’età classica al Seicento. Il Periodo neoclassico ed il restauro archeologico. La questione della “tutela” negli Stati preunitari italiani. L’organizzazione della tutela in Francia. Quatremère de Quincy.Il restauro stilistico. Francia e Italia. E. E. Viollet le Duc. L’antirestoration movement John Ruskin. W. Morris e la S.P.A.B. Il restauro filologico. C. Boito. Il restauro storico. L. Beltrami. La questione dei valori. Alois Riegl e Max Dvoràk. Gustavo Giovannoni e il restauro scientifico. La Conferenza di Atene. I restauri tra le due guerre. Il restauro critico. R. Bonelli e R. Pane. La Carta di Venezia del 1964. La Teoria di Cesare Brandi e la Carta del Restauro del 1972. La pura conservazione. Il ripristino. I manuali di pratica del restauro.
Si propone, inoltre, la lettura critica di alcuni interventi di restauro significativi sia per risalire alle premesse teoriche sia per valutare gli esiti formali nonché il rapporto tra storia, restauro e architettura.
Programma del Corso di restauro architettonico (6CFU):
Il riconoscimento delle pratiche realizzative, manutentive e dei successivi modi d'uso di una fabbrica, la lettura analitica del loro stratificarsi nel tempo (dalla costruzione ritenuta originale sino all'ultimo restauro) e la conseguente consapevolezza della intrinseca complessità dell'architettura oggetto d'intervento (che costituisce il suo valore primario) e dei processi del degrado sia materico che strutturale che la riguardano, sono elementi indispensabili per un corretto approccio al progetto di conservazione e per la formulazione di ipotesi per un riuso compatibile di un edificio. Le lezioni saranno articolate secondo i seguenti argomenti: A. LETTURA DEL COSTRUITO E DELLE SUE STRATIFICAZIONI: la ricerca storica (archivistica, bibliografica, iconografica), il rilievo grafico, il rilevamento fotografico, la lettura stratigrafica; B. ANALISI DEL DEGRADO: registrazione, interpretazione, progettazione dei provvedimenti per contrastarlo; C. PROGETTO PER UN RIUSO COMPATIBILE, esperienze. Temi di esercitazione L'esercitazione riguarderà lo studio di un edificio, non necessariamente a carattere "monumentale", attraverso la documentazione storica e archivistica e la redazione di un rilievo. Segue questa prima fase di approccio all'edificio la registrazione dei processi di degrado in atto e lo studio dei provvedimenti per la conservazione (per questa seconda fase si ritiene sufficiente giungere alla definizione delle patologie e alla indicazione delle principali procedure tecniche di controllo e d'intervento); Il progetto di riuso, con il corollario degli indispensabili adattamenti tecnologici e adeguamenti atti a garantire una fruizione ampliata, conclude il lavoro di ricerca progettuale.
Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente)
Tema del Corso è il progetto di conservazione del patrimonio architettonico. L'obiettivo del Corso, pertanto, è di offrire allo studente un metodo per l'approccio al manufatto da conservare che ne interpreti, attraverso un'attenta ricerca storica e un accurato rilievo delle geometrie, le vicende costruttive, che analizzi e spieghi i fenomeni di degrado anche in relazione alla loro evoluzione storica, che giustifichi culturalmente i necessari provvedimenti conservativi, e infine ne prospetti un riuso compatibile. Particolare attenzione sarà riservata al tema dell'accessibilità degli edifici storici e al rispetto della normativa per l'abbattimento delle cosiddette barriere architettoniche che si ritiene argomento strettamente correlato al più generale progetto di riuso di un'architettura.
Tipologia delle attività formative Lezioni (ore/anno in aula): 60 Esercitazioni (ore/anno in aula):40
Lavoro autonomo dello studente
Il corso prevede una componente di lavoro autonomo dello studente, al di fuori delle ore di didattica erogata, dedicato in parte allo studio del programma svolto nelle lezioni di Teorie del restauro e in parte alla realizzazione degli elaborati grafici di un progetto di restauro di un manufatto storico. Nel corso del laboratorio lo studente svolge un'esercitazione che riguarda il progetto di restauro di un edificio storico la cui scelta viene preventivamente concordata con la docenza. L'elaborazione del progetto, le diverse fasi di approfondimento, vengono di volta in volta verificate dal docente durante le ore dedicate all'esercitazione.
Modalità di verifica dell’apprendimento Il livello di apprendimento dello studente è valutato attraverso i risultati dell'esercitazione, il cui completo svolgimento è condizione necessaria per l'ammissione all'esame, e il superamento delle verifiche che verranno condotte all'interno del corso durante l'anno accademico, secondo le indicazioni fornite dalla docenza. La prova d'esame verte sui temi affrontati durante le lezioni, nonché sul contenuto della bibliografia indicata. L'esame ha carattere prettamente individuale (anche nel caso in cui l'esercitazione sia svolta in gruppo) e muoverà dagli aspetti teorici del restauro per poi indirizzarsi a quegli più propriamente tecnici e progettuali percorrendo tutte le tappe dell'esercitazione svolta durante l'anno.
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Testi docente |
A. BELLINI (a cura di), Tecniche della conservazione, Franco Angeli editore, Milano 1986 A. BRUSCHI, Introduzione alla storia dell’architettura. Considerazioni sul metodo e sulla storia degli studi, Milano 2009 G. CARBONARA (a cura di), Trattato di restauro architettonico, Utet, Torino 1996, Voll. I-IV; Voll. V-VII (Impianti); Voll. IX-XI (ed aggiornamenti) D. FIORANI, Restauro architettonico e strumento informatico. Guida agli elaborati grafici, Napoli 2004 B.P. TORSELLO, Che cos'è il restauro? Nove studiosi a confronto, Marsilio, Venezia 2005 S. F. MUSSO (a cura di), Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica, II edizione, EPC libri, Roma 2006 M.P. SETTE, Il restauro in architettura. Quadro storico. Saggio introduttivo di Gaetano Miarelli Mariani, Torino 2001 S. VALTIERI (a cura di), Vademecum per il progetto di restauro dell'architettura, GB Editoria, Roma 2007
Costituiscono un utile riferimento: le Riviste "TeMa" (Tempo Materia Architettura), "‘ANAKH" (Cultura, storia e tecniche della conservazione), "Arkos", "Casabella". Altre indicazioni e materiali bibliografici verranno forniti nel corso delle lezioni.
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